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Bando Imprese Borghi

Titolo:

Bando Imprese Borghi

Ente finanziatore:

Commissione europea

PNRR

Ministero della Cultura

PNRR – Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi storici”.

Obiettivi ed impatto attesi:

I progetti imprenditoriali potranno essere articolati in coerenza con i due campi di intervento previsti per la specifica azione:

1 – Efficienza energetica e progetti dimostrativi nelle PMI e misure di sostegno, al quale è attribuito un coefficiente per il calcolo del sostegno agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici pari al 40%. In questo ambito, gli investimenti saranno destinati:

– al risparmio energetico collegato alle sedi aziendali o ai processi produttivi/organizzativi;

– a ridurre le emissioni derivanti dai trasporti e dalla mobilità collegata alle attività aziendali;

– ad introdurre o incrementare l’uso di fonti energetiche rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico;

– al rinverdimento di aree e stabilimenti aziendali;

– all’introduzione di processi di economia circolare;

– nonché altre misure in grado di fornire un contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici;

2 -Protezione, sviluppo e promozione dei beni turistici pubblici e dei servizi turistici, con coefficiente climatico pari a 0.

In questo ambito, potranno essere previsti investimenti finalizzati a rafforzare e qualificare l’offerta di beni e servizi nel quadro degli obiettivi di incremento dell’attrattività locale.

Le iniziative imprenditoriali dovranno prevedere una quota di risorse non inferiore al 50% dell’investimento complessivo destinata a misure in grado di fornire un contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici, in coerenza con il tagging climatico assunto dall’Investimento 2.1 e relativo campo di intervento di cui al punto 1 del precedente paragrafo.

Non sono ammesse alle agevolazioni le agevolazioni ad iniziative riconducibili ai settori della produzione primaria di prodotti agricoli.

I soggetti realizzatori devono garantire la copertura finanziaria residua dell’iniziativa imprenditoriale di spesa apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie, per un importo pari alla quota parte della spesa ammissibile (più IVA) non coperta dal contributo, purché non oggetto di precedenti agevolazioni.

Criteri di eleggibilità:

Possono presentare domanda di finanziamento:

– le micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le ditte individuali e le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile;

– le associazioni non riconosciute;

– le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore di cui all’art. 4 del Dlgs n. 117/2017 ss.mm.ii., iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”;

– le persone fisiche che intendono realizzare un’attività da localizzare nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale, purché esse, entro sessanta giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni, facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovare l’avvenuta costituzione dell’impresa e il possesso dei requisiti richiesti per l’accesso alle agevolazioni come specificato dal bando;

– le imprese agricole per iniziative non riconducibili ai settori della produzione primaria dei prodotti agricoli (art. 1 comma 1b, Reg. 1407/2013).

I requisiti richiesti per i soggetti realizzatori sono i seguenti:

1 – soggetti, come definiti nei precedenti paragrafi, che hanno una o più unità locali ubicate, o che si impegnano a localizzare, nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale;

per le imprese già costituite:

2 – essere iscritte, ove previsto, alla data di presentazione della domanda, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;

3 – risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposte a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;

4 – essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;

5 – trovarsi in una situazione di regolarità contributiva;

6 – avere titolo a ricevere aiuti “de minimis” secondo quanto disposto dal regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (nel seguito “Regolamento de minimis”);

7 – avere restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero;

8 – non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea di cui all’art. 4 DPCM 23/05/2007. i) nel caso di organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit nonché di Enti del Terzo settore proponenti, essere iscritti o in corso di iscrizione al Registro nazionale unico del Terzo Settore, o, nelle more dell’implementazione, ai registri equivalenti.

Progetti in aggregazione

I soggetti realizzatori, in numero minimo di tre e massimo di cinque, potranno partecipare con progetti in aggregazione, mediante sottoscrizione di accordi di collaborazione, da formalizzare entro la data di presentazione della domanda e aventi una durata congrua con le finalità e gli obiettivi dei progetti da realizzare in aggregazione

Non saranno accolte le domande presentate da:

– imprese ed enti del terzo settore che percepiscono benefici nell’ambito di iniziative di collaborazione pubblico-privata sostenute dal Progetto Locale;

– da soggetti con cui intercorrano rapporti di controllo o collegamento societario con tali imprese ed enti del terzo settore ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile o per via indiretta (attraverso coniugi, parenti, affini e familiari conviventi), o nella cui compagine siano presenti, anche per via indiretta, soci o titolari di cariche nell’impresa.

Contributo finanziario:

Le agevolazioni sono concesse esclusivamente sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 90% dell’iniziativa imprenditoriale ammissibile e, comunque, per un importo massimo del contributo pari a 75.000,00 (settantacinquemila/00) euro, ai sensi e nei limiti del Regolamento de minimis.

Tale percentuale è elevabile al 100%, fermo sempre il limite massimo, nel caso di:

– nuove imprese, da costituirsi entro 60 giorni dal provvedimento di concessione del contributo;

– micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le ditte individuali e le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile già costituite a prevalente titolarità giovanili e/o femminili.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese, al netto dell’IVA, sostenute direttamente dai soggetti realizzatori a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, concernenti le seguenti voci di investimento:

1 – impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi;

2 – beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, correlate all’iniziativa da realizzare. Tali spese devono essere supportate da apposita perizia giurata, rilasciata da un tecnico abilitato iscritto all’ordine di riferimento avente specifiche e documentate competenze nel settore di riferimento della spesa. La perizia deve contenere tutte le informazioni necessarie alla quantificazione del costo sostenuto per i beni pluriennali oggetto di finanziamento ed attestare la congruità del prezzo;

3 – opere murarie fino al limite massimo del 40% dell’iniziativa di spesa ammissibile, per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle sedi operative dei soggetti realizzatori. Rientrano nelle opere murarie anche gli impianti generali di servizio all’immobile fatto salvo il caso di quelli strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi dell’iniziativa agevolato rientranti nella lettera a).

Sono ammissibili le seguenti spese di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% della spesa ammissibile:

1 – materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo;

2 – utenze relative alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale di investimento;

3 – canoni di locazione relativi alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale;

4 – prestazioni di servizi connesse all’attività agevolata; e. costo del lavoro dipendente da assumere a seguito della realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale che non benefici di altre agevolazioni.

I contributi sull’iniziativa imprenditoriale non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche per le medesime spese rientranti nella definizione di aiuto di stato.

Scadenza:

Le domande devono essere presentate esclusivamente per via telematica tramite il sito del Soggetto gestore a partire dal giorno 8 giugno 2023, alle ore 12.00 e sino alle ore 18.00 del 11 settembre 2023 sul sito di Invitalia.

Il contributo è concesso sulla base di procedura valutativa con procedimento a graduatoria, su base regionale e per singolo Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale.

Ulteriori informazioni:

Imprese Borghi – PNRR – Invitalia

Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.

 

 

 

 

Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
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