Democratic transition, (re-)building and strengthening society based on the rule of law, democracy and fundamental rights
Titolo:
Transizione democratica, (ri)costruzione e rafforzamento di una società basata sullo Stato di diritto, la democrazia e i diritti fondamentali
Democratic transition, (re-)building and strengthening society based on the rule of law, democracy and fundamental rights
TOPIC ID:
CERV-2025-CITIZENS-REM-TRANSITION
Ente finanziatore:
Commissione europea
Programma: Programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV) |
Obiettivi ed impatto attesi:
L’UE è una comunità di valori e tutti i suoi Stati membri si impegnano a rispettare i principi della democrazia, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti fondamentali. Le esperienze dell’Europa nel XX secolo dimostrano la necessità di democrazie resilienti e la necessità che i cittadini si impegnino attivamente nelle istituzioni e nei valori democratici e li proteggano. Esperienze storiche come negli anni ’20 e ’30, quando alcune democrazie europee hanno attraversato momenti particolarmente difficili, ci ricordano chiaramente l’importanza di promuovere la democrazia, anche in una prospettiva storica. Oggi la democrazia si trova di fronte a diverse sfide, che hanno sottolineato la necessità di rafforzare la fiducia dei cittadini nei processi e nelle istituzioni democratiche e di ricordare l’importanza della democrazia nella vita quotidiana delle persone. Le transizioni democratiche (definite come la transizione da un sistema non democratico a uno democratico, una transizione intrapresa da diversi paesi europei prima di aderire all’UE) non sono solo processi politici e giuridici, ma anche trasformazioni sociali. La transizione e il consolidamento delle democrazie attraverso riforme istituzionali e giuridiche sono stati essenziali. Inoltre, rendere giustizia alle vittime e alle comunità colpite dopo la caduta di regimi totalitari e autoritari (comprese le dittature comuniste e fasciste) può contribuire alla guarigione della società, rafforzare e rafforzare la resilienza contro le minacce presenti e future alle democrazie.
I progetti che trattano questo tema possono concentrarsi su:
• Lo sviluppo e la promozione in corso delle democrazie nel contesto delle passate transizioni da regimi autoritari e totalitari (comprese le dittature comuniste e fasciste) in vari paesi europei, rivela importanti lezioni per la difesa e il sostegno dei valori dell’UE come la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti fondamentali. Possono anche riflettere sia sui modelli condivisi che sulle specificità nazionali, sottolineando l’impatto duraturo del passato totalitario o autoritario e come la sua difficile eredità continui ad essere ricordata, interpretata e affrontata oggi.
• Esaminare e dare visibilità agli atti di resistenza e all’opposizione organizzata ai regimi totalitari e autoritari del passato, come parte dello sforzo continuo per coltivare e proteggere la democrazia di fronte alle sfide persistenti ed emergenti.
• Transizione da regimi autoritari e totalitari (comprese le dittature comuniste e fasciste) verso la democrazia.
• Promuovere la memoria e l’educazione su eventi passati in cui i diritti fondamentali come la libertà di espressione, di riunione, di pensiero, di coscienza, di religione e i diritti elettorali sono stati soppressi sotto i regimi totalitari e autoritari del passato. Questi esempi servono a rafforzare l’importanza di proteggere i valori democratici oggi, compreso il diritto di esprimere opinioni dissenzienti e di garantire uno spazio politico in cui le voci dell’opposizione possano essere ascoltate liberamente e in sicurezza.
• Esplorare i mezzi della giustizia storica, sia attraverso i processi, la restituzione o l’amnistia, e la possibilità ancora oggi di lavorare sulla giustizia riparativa.
Criteri di eleggibilità:
Per essere ammessi, i richiedenti (beneficiari e soggetti affiliati) devono:
− per i richiedenti capofila (i.e., il “Coordinatore”): essere persone giuridiche senza scopo di lucro (enti pubblici o privati) o un’organizzazione internazionale.
− per i co-richiedenti: essere persone giuridiche senza scopo di lucro o a scopo di lucro (enti pubblici o privati).
Le organizzazioni a scopo di lucro possono presentare domanda solo in partenariato con enti pubblici, organizzazioni private senza scopo di lucro o con organizzazioni internazionali
− essere stabilite in uno dei paesi ammissibili, vale a dire:
− Stati membri dell’UE [compresi i paesi e territori d’oltremare (PTOM)] − paesi terzi: − paesi associati al programma CERV o paesi che sono in corso negoziati per un accordo di associazione e in cui l’accordo entra in vigore prima della firma della sovvenzione (elenco di altre condizioni di ammissibilità:
− Le attività devono svolgersi in uno qualsiasi dei paesi ammissibili.
I progetti possono essere nazionali o transnazionali. − La domanda deve coinvolgere almeno due richiedenti (richiedente capofila e almeno un co-richiedente, che non sia un soggetto affiliato o un partner associato).
Contributo finanziario:
Il contributo minimo richiesto non può essere inferiore a 50.000 euro
Il budget stimato disponibile per le chiamate è di
EUR 1.900.000
Scadenza:
30 Settembre 2025 | Single-stage
Ulteriori informazioni:
call-fiche_cerv-2025-citizens-rem_en.pdf
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.
Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, eurodeputato The Left.
Disclaimer: Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
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