Titolo:
Welfare aziendale: aiuti alle imprese pugliesi che adottano un piano di welfare in favore delle proprie risorse umane
Ente finanziatore:
Regione Puglia
PR FESR – FSE+ 2021-2027 – Azione 5.3 – Interventi di promozione del welfare aziendale e di nuove forme di organizzazione del lavoro Family Friendly Sub Azione Azione 5.3.1 “Misure di promozione del welfare aziendale e di conciliazione vita-lavoro”
Obiettivi ed impatto attesi:
In attuazione degli indirizzi operativi approvati con D.G.R. 751 del 5/06/2025, con il presente Avviso si intende favorire l’adozione nelle imprese pugliesi di Piani di Welfare Aziendale, tramite l’erogazione di aiuti volti a sostenere i costi per l’erogazione di beni e servizi di welfare a beneficio dei propri lavoratori e delle proprie lavoratrici. Ai fini del presente Avviso l’espressione “Piano di Welfare Aziendale” identifica un Piano di flexible benefit corrisposti dall’impresa ai propri lavoratori e alle proprie lavoratrici, aventi finalità di rilevanza sociale. Il fine è quello di favorire una risposta sempre più puntuale ai bisogni dei propri lavoratori, attraverso piani di welfare destandardizzati che lascino al singolo la possibilità di scegliere, all’interno del paniere di beni e servizi definito dall’impresa, quelli maggiormente rispondenti alle proprie esigenze. Si intende, in tal modo, favorire lo sviluppo di modelli di competitività basati sulla valorizzazione e il benessere delle risorse umane in funzione del potenziamento della produttività e della qualità del lavoro. La diffusione di flexible benefit volti a promuovere un legame virtuoso tra esigenze aziendali e bisogni di conciliazione vita-lavoro, oltre a produrre un impatto positivo sull’organizzazione, è in grado al contempo di agevolare la rimozione degli ostacoli all’ingresso e permanenza nel mercato del lavoro delle donne
L’Avviso sostiene i costi delle PMI per l’erogazione di flexible benefit – connessi ad un Piano di Welfare Aziendale di durata almeno annuale – riconosciuti in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o regolamento aziendale già adottato o che sarà adottato entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell’Atto Unilaterale di cui all’art.9. I flexible benefit potranno essere erogati ai lavoratori e alle lavoratrici di una o più sedi operative pugliesi dell’impresa proponente risultanti iscritti al Libro Unico del Lavoro mettendo a disposizione un “credito welfare”, erogato attraverso voucher o sotto forma di rimborso spese.
Criteri di eleggibilità:
Possono presentare domanda per l’accesso agli aiuti volti a sostenere i costi per l’attuazione di un Piano di Welfare Aziendale, a beneficio dei propri lavoratori e delle proprie lavoratrici, le PMI3, con sede operativa in Puglia, che alla data di presentazione della domanda:
– operino nei settori ammissibili del Regolamento (UE) n. 2831/2023 relativo all’applicazione degli artt. 107 e 108 del TFUE agli aiuti di importanza minore “de minimis”
– b. siano in possesso dei seguenti requisiti: − essere regolarmente costituite secondo il proprio regime giuridico e iscritte al Registro delle Imprese della CCIAA territorialmente competente con stato attivo, ove previsto; − avere almeno un lavoratore iscritto nel LUL nella/e sede/i operativa/e in Puglia oggetto del Piano; − assenza di status di fallimento, liquidazione coatta, concordato preventivo, liquidazione volontaria, né di procedimenti accertativi di tali situazioni in corso; − assenza di pantouflage ai sensi dell’art.53, comma 16-ter, del D.lgs n. 165/2001, come modificato dalla L. n. 190/2012 ed ulteriormente disciplinato dal D.Lgs. n. 39/2013; − non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea (c.d Clausola Deggendorf ai sensi del Regolamento 651/2014); − non essere state destinatarie, nei sei anni precedenti la data di presentazione della domanda, di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche ad eccezione di quelle derivanti da rinunce da parte delle imprese; − aver restituito agevolazioni erogate per le quali è stata disposta dall’Organismo competente la restituzione o non essere state destinatarie di tali disposizioni; − non essere state condannate con sentenza passata in giudicato, per qualsiasi reato che determini l’incapacità a contrarre con la Pubblica Amministrazione; − essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro delle persone con disabilità previste dalla L. n. 68/1999, art. 17; − essere in regola in materia di contribuzione previdenziale, assicurativa e assistenziale e operare nel rispetto degli obblighi derivanti dai CCNL di riferimento stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e degli accordi integrativi di categoria; − essere in regola in materia di imposte e tasse; − non aver messo in pratica atti, patti o comportamenti discriminatori ai sensi degli Artt. 25 e 26 del D.lgs. n.198/2006 “Codice delle pari opportunità tra uomini e donne ai sensi dell’art.6 della legge 28 novembre 2005 n.246” e s.m.i., accertati da parte della direzione provinciale del lavoro territorialmente competente; − non aver usufruito di altre agevolazioni pubbliche con riferimento alle medesime attività e/o alle medesime spese oggetto del progetto per il quale è richiesto il contributo; − assenza, relativamente al legale rappresentante ed a tutti i soggetti muniti di rappresentanza, di cause di divieto, di decadenza o di sospensione, di cui agli articoli 6 e 67 del d.lgs. n. 159/2011, di condanne penali, di provvedimenti che riguardano l’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti amministrativi iscritti nel casellario giudiziale, ai sensi della vigente normativa. La mancanza anche di uno solo dei requisiti di ammissibilità sopra indicati costituisce elemento di esclusione da la valutazione di merito de l’istanza presentata.
– Ciascun soggetto proponente può presentare, pena l’esclusione, una sola domanda di candidatura, fatta salva la possibilità di ricandidarsi a seguito di conclusione de l’attività istruttoria con esito negativo. Resta, altresì, salva la possibilità di presentare una nuova domanda previo annu lamento o rinuncia di que la già inviata.
Contributo finanziario:
La dotazione finanziaria complessiva ammonta a €2.500.000,00
Intensità di aiuto
Max 70% per le Medie Imprese
Max 80% per le Micro e Piccole Imprese
Il contributo erogato potrà finanziare i costi relativi a una o due annualità del Piano di Welfare sostenuti nel corso dell’annualità o delle annualità del Piano di Welfare per la/le quale/i è richiesto il contributo (2026, 2027, 2026-2027) e fino al 30 giugno dell’anno successivo alla suddetta o alle suddette annualità ed in ogni caso nell’ambito di un arco temporale compreso tra il 1 gennaio 2026 e il 30 giugno 2028.
Le misure di welfare sono destinate ai lavoratori e lavoratrici iscritti al Libro unico del Lavoro (LUL) delle sedi operative in Puglia, i quali ottengono un credito welfare sotto forma di voucher o rimborso spesa che varia in base alla presenza o meno di figli a carico:
– max € 3.000 per i lavoratori senza figli a carico
– max € 5.000 per i lavoratori con figli a carico
Scadenza:
Dalle ore 12 del 15 luglio
Ulteriori informazioni:
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.
Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, eurodeputato The Left.
Disclaimer: Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
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