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Migrazione, decolonizzazione, schiavitù e società europee multiculturali

Migration, de-colonisation, slavery and multicultural European societies

Titolo:

Migrazione, decolonizzazione, schiavitù e società europee multiculturali

Migration, de-colonisation, slavery and multicultural European societies

TOPIC ID:

CERV-2025-CITIZENS-REM-HISTMIGRATION

Ente finanziatore:

Commissione europea

Programma: Programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV) |

Obiettivi ed impatto attesi:

La migrazione, la decolonizzazione, la schiavitù e l’imperialismo sono parte integrante della storia europea e hanno tutte profonde conseguenze per la società di oggi.

La migrazione ha una storia lunga e variegata in Europa, ma è spesso trattata solo come un fenomeno attuale. Tuttavia, i movimenti di popolazione in Europa, dalla migrazione economica e politica all’espulsione e alla deportazione dopo la seconda guerra mondiale, dalla fuga dalla violenza e dalle persecuzioni alla migrazione dopo la creazione dell’UE, hanno segnato la storia europea del XX secolo. Si può anche considerare la storia specifica della migrazione femminile. La migrazione è multiforme e le esperienze di migrazione verso, fuori o all’interno dell’Europa sono lezioni per le generazioni future. La migrazione forzata, lo sfollamento interno e l’espulsione sono un’esperienza condivisa da molti europei durante il periodo di guerra. Ciò include gli sfollamenti forzati e le persecuzioni delle popolazioni rom durante e dopo la seconda guerra mondiale e le sue conseguenze a lungo termine. C’è una più ampia accettazione della necessità di affrontare il passato. La discussione sul razzismo strutturale, compreso l’antiziganismo, comporta un esame del passato, del presente e del futuro del tessuto culturale europeo.

A seguito del processo di decolonizzazione delle relazioni internazionali all’inizio del XX secolo, la Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla lotta al razzismo, alla discriminazione razziale e alla xenofobia ha stabilito che le disuguaglianze strutturali sono causate dalle conseguenze del colonialismo e della schiavitù. Sulla base di questa osservazione, nel suo piano d’azione dell’UE contro il razzismo 2020-2025, la Commissione si è adoperata per comunicare su come affrontare le radici storiche del razzismo. I progetti nell’ambito di questo tema potrebbero concentrarsi su: • Esplorare l’eredità del colonialismo e il suo impatto continuo sulle società europee multiculturali contemporanee, al fine di contribuire agli obiettivi del piano d’azione dell’UE contro il razzismo 2020-2025, affrontando anche temi quali la discriminazione e il razzismo. • Sensibilizzare l’opinione pubblica sulla storia e la cultura dei Rom per contribuire a rafforzare le società europee multiculturali, in linea con il quadro strategico dell’UE per l’uguaglianza, l’inclusione e la partecipazione dei Rom. • Esaminare le esperienze comuni europee di migrazione legate a eventi storici come guerre, momenti di transizione, colonizzazione e decolonizzazione, impatti economici o persecuzioni. • Adottare un approccio intersezionale per coprire diversi gruppi minoritari, tra cui ebrei, rom, cittadini d’oltremare e altri gruppi minoritari con una lunga storia di migrazione, per promuovere una comprensione più sfumata delle società europee multiculturali.

Criteri di eleggibilità:

Per essere ammessi, i richiedenti (beneficiari e soggetti affiliati) devono:

− per i richiedenti capofila (i.e., il “Coordinatore”): essere persone giuridiche senza scopo di lucro (enti pubblici o privati) o un’organizzazione internazionale.

− per i co-richiedenti: essere persone giuridiche senza scopo di lucro o a scopo di lucro (enti pubblici o privati).

Le organizzazioni a scopo di lucro possono presentare domanda solo in partenariato con enti pubblici, organizzazioni private senza scopo di lucro o con organizzazioni internazionali − essere stabilite in uno dei paesi ammissibili, vale a dire: − Stati membri dell’UE [compresi i paesi e territori d’oltremare (PTOM)] − paesi terzi: − paesi associati al programma CERV o paesi che sono in corso negoziati per un accordo di associazione e in cui l’accordo entra in vigore prima della firma della sovvenzione (elenco di altre condizioni di ammissibilità: − Le attività devono svolgersi in uno qualsiasi dei paesi ammissibili. − − I progetti possono essere nazionali o transnazionali. − La domanda deve coinvolgere almeno due richiedenti (richiedente capofila e almeno un co-richiedente, che non sia un soggetto affiliato o un partner associato).

Contributo finanziario:

Il contributo minimo richiesto non può essere inferiore a 50.000 euro

Il budget stimato disponibile per le chiamate è

Tema 4 – CERV-2025-CITTADINI-REM HISTMIGRATION EUR 4.700.000

Scadenza:

30 Settembre 2025 | Single-stage

Ulteriori informazioni:

call-fiche_cerv-2025-citizens-rem_en.pdf

Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.

 

 

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Disclaimer: Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.

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