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Testare e dimostrare soluzioni trasformative sulla resilienza climatica, integrando le soluzioni basate sulla natura nella trasformazione sistemica.

Testing and demonstrating transformative solutions on climate resilience, mainstreaming nature based solutions in the systemic transformation

Titolo:

Testare e dimostrare soluzioni trasformative sulla resilienza climatica, integrando le soluzioni basate sulla natura nella trasformazione sistemica.

Testing and demonstrating transformative solutions on climate resilience, mainstreaming nature based solutions in the systemic transformation

TOPIC ID: HORIZON-MISS-2022-CLIMA-01-06

Ente finanziatore:

Commissione Europea

Programma Horizon Europe

Obiettivi ed impatto attesi:

Si prevede che i risultati del progetto contribuiscano a tutti i seguenti risultati attesi:

le regioni e le comunità sono state coinvolte nello sviluppo e nella sperimentazione di un’intera gamma di soluzioni trasformative

le soluzioni di resilienza climatica sono state sviluppate, testate e avvicinate al mercato.

Ambito:

Questo tema si riferisce al secondo obiettivo della Missione, che mira a mobilitare almeno 150 regioni nella sperimentazione delle soluzioni più necessarie a livello locale per costruire la resilienza climatica.

La proposta dovrebbe sviluppare e testare soluzioni innovative, combinando innovazione tecnologica e sociale, che portino a un aumento della capacità di resilienza e di adattamento ai cambiamenti climatici nelle regioni e nelle comunità coinvolte, assicurando che le soluzioni basate sulla natura siano esplorate come priorità e al centro dello sviluppo, quando possibile.

In linea con il Piano di attuazione della missione e anche con la nuova Strategia di adattamento al clima dell’UE, l’implementazione di soluzioni basate sulla natura su scala più ampia aumenterebbe la resilienza al clima. Le infrastrutture blu-verdi (in contrapposizione a quelle grigie) rappresentano soluzioni multifunzionali e “senza rimpianti”, che forniscono contemporaneamente benefici ambientali, sociali ed economici e contribuiscono a costruire la resilienza climatica. La Strategia sottolinea inoltre che, per migliorare la loro adozione, i loro benefici devono essere meglio quantificati e comunicati. È stato riconosciuto il loro ruolo essenziale per sostenere la salute di acque, oceani e suoli, nonché il loro potenziale di riduzione dei costi, di fornitura di servizi resistenti al clima e di miglioramento della conformità ai requisiti della Direttiva quadro sulle acque per un buono stato ecologico, se dovessero svolgere un ruolo maggiore nella gestione del territorio e nella pianificazione delle infrastrutture.

Poiché gli impatti climatici, le capacità di adattamento e di riduzione del rischio di catastrofi variano notevolmente da una regione all’altra, lo sviluppo scientifico e l’innovazione proposti dovrebbero rispondere alle esigenze specifiche individuate a livello regionale e locale con risposte e misure su misura, riconoscendo pienamente la governance basata sul luogo, le caratteristiche socioeconomiche e identitarie e altri dati relativi al luogo.

In linea con l’obiettivo della Missione di costruire una resilienza climatica sistemica, la proposta dovrebbe affrontare i molteplici rischi localmente identificati come vulnerabilità climatica, affrontando in un approccio sistemico uno o più dei sistemi identificati come chiave per la costruzione della resilienza climatica nel Piano di attuazione della Missione. Ad esempio, la soluzione sistemica proposta potrebbe includere uno o più dei seguenti elementi:

– ripristino degli ecosistemi e creazione di corridoi ecologici, tenendo conto anche dei benefici e dei compromessi per la biodiversità, in particolare in relazione all’erosione del suolo e delle coste;

– soluzioni per gestire meglio la scarsità d’acqua e mitigare gli impatti della siccità o per gestire meglio le inondazioni, come l’inverdimento delle infrastrutture, la piantumazione di alberi, l’aumento delle superfici verdi permeabili o la decultazione dei fiumi nelle città, il ripristino delle torbiere, delle zone umide e delle pianure alluvionali;

– soluzioni per un’agricoltura, una pesca, un’acquacoltura e una silvicoltura più resilienti al clima, nonché per sistemi alimentari resilienti al clima, come la rotazione delle colture, il silvo-pascolo e altri approcci di agroecologia nei terreni agricoli, in particolare in relazione alla siccità e al multiuso e alla gestione dell’acqua;

– soluzioni per la costruzione e/o la gestione di nuove infrastrutture critiche e/o l’aggiornamento di quelle esistenti attraverso infrastrutture verdi/blu/ibride, in particolare in relazione all’impermeabilità al clima nei confronti di eventi estremi;

– la messa a punto di schemi di incentivazione che favoriscano l’uso e l’allocazione efficiente dell’acqua e di soluzioni per ridurre la vulnerabilità ai rischi legati all’acqua;

– rigenerazione degli spazi pubblici per creare quartieri resilienti al clima, in particolare in relazione alle ondate di calore e alle inondazioni e ai loro potenziali rischi per la salute e il benessere umano;

– inclusione di soluzioni e servizi digitali per meglio prevedere, monitorare e riferire sugli eventi climatici, in particolare nei confronti delle popolazioni vulnerabili ed emarginate;

– analisi economica e modelli di business per supportare il processo decisionale, in particolare per quanto riguarda l’equilibrio degli investimenti tra la riduzione dei rischi attraverso la costruzione della resilienza climatica e il miglioramento della preparazione ai rischi climatici e della gestione delle emergenze climatiche.

In linea con i principi generali della Missione, le proposte devono tenere in piena considerazione la dimensione locale dei cambiamenti climatici e delle strategie di adattamento al clima, chiarire in che modo garantirebbero un impegno significativo con le comunità locali e gli stakeholder per assicurare, tra l’altro, la mobilitazione delle conoscenze locali, e delineare come contribuirebbero a realizzare una giusta transizione verso la resilienza climatica.

Le proposte devono basarsi (se pertinente) su conoscenze e soluzioni di adattamento già sviluppate o esistenti, progettate e sviluppate da progetti precedenti, anche al di fuori dell’UE, che affrontano l’adattamento ai cambiamenti climatici e sono finanziati da programmi europei e nazionali, in particolare dai programmi quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione (come Horizon 2020 e Horizon Europe nei loro diversi pilastri e cluster), nonché dal programma LIFE. Inoltre, le proposte dovrebbero esaminare le opportunità di scalare le soluzioni dimostrate e di promuoverne l’ampia diffusione in Europa attraverso il programma LIFE, e in particolare i suoi progetti integrati, e attraverso i programmi del FESR, sfruttando anche le opportunità offerte dall’etichettatura Seal of Excellence.

Le proposte devono includere un meccanismo e le risorse per stabilire collegamenti operativi con la piattaforma Climate-ADAPT (gestita dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) insieme alla DG CLIMA) che fungerà da elemento centrale per il monitoraggio, il supporto e la visualizzazione dei progressi della Missione nelle Regioni europee. A questo scopo, i progetti alimenteranno i loro risultati con le valutazioni di Climate-ADAPT e dell’AEA.

I progetti finanziati nell’ambito di questo tema sono fortemente incoraggiati a partecipare ad attività di rete e congiunte con altri progetti finanziati nell’ambito di altri temi della Missione Adattamento climatico e di altre Missioni pertinenti, se opportuno. Queste attività di rete e congiunte potrebbero, ad esempio, comportare la partecipazione a workshop congiunti, lo scambio di conoscenze, lo sviluppo e l’adozione di buone pratiche o attività di comunicazione congiunte. A tal fine, le proposte dovranno prevedere attività specifiche e stanziare risorse adeguate.

La Commissione europea intende stabilire una rete e attività di coordinamento tra tutti i progetti finanziati per l’attuazione della Missione di adattamento climatico, nell’ambito del bando Horizon 2020 European Green Deal e di Horizon Europe, e che saranno coordinati dalla Piattaforma di attuazione della Missione di prossima istituzione. Ai progetti che rientrano in questo tema sarà richiesto di contribuire a questo sforzo. I candidati dovranno prendere atto di questa richiesta e tenere conto di questi obblighi già nella loro proposta, prevedendo adeguate disposizioni in termini di risorse e budget per impegnarsi e collaborare con la governance della missione.

Per garantire un portafoglio equilibrato che copra i diversi rischi climatici identificati nel Piano di attuazione della Missione e per massimizzare l’impronta in tutte le diverse aree biogeografiche, le sovvenzioni saranno assegnate alle domande non solo in ordine di graduatoria, ma selezionando le proposte più votate per ogni area biogeografica, a condizione che le domande raggiungano tutte le soglie. A tal fine, l’area biogeografica di riferimento di ciascuna proposta deve essere specificata nella sezione delle parole chiave libere della proposta.

Condizioni specifiche del tema:

Si prevede che le attività raggiungano il TRL 6-7 entro la fine del progetto.

Criteri di eleggibilità:

Per essere ammissibili, i richiedenti (beneficiari ed enti affiliati) devono: 

-essere soggetti giuridici (enti pubblici o privati) avere sede in uno dei Paesi ammissibili, ovvero Stati membri dell’UE (compresi i Paesi e territori d’oltremare (PTOM)) Paesi non UE: 

– Paesi SEE elencati 

– Paesi in via di adesione, 

I beneficiari e gli enti affiliati devono iscriversi al Registro dei partecipanti – prima di presentare la proposta – e dovranno essere convalidati dal Servizio centrale di convalida (REA Validation). Per la convalida, sarà loro richiesto di caricare documenti che dimostrino lo status giuridico e l’origine.

Nell’ambito dell’approccio della Missione, sono altamente incoraggiate le collaborazioni per sviluppare e testare soluzioni efficaci tra regioni/comunità che affrontano sfide simili. A tal fine, le proposte devono includere almeno 5 regioni/comunità che collaborano per affrontare i cambiamenti climatici comuni legati alle sfide identificate, creando un luogo comune per testare e implementare le soluzioni più adatte e per scambiare le migliori pratiche. Queste 5 regioni minime devono essere situate in almeno 3 diversi Stati membri dell’UE o Paesi associati a Horizon Europe, e almeno una delle dimostrazioni proposte deve svolgersi in una regione coperta dal Programma di coesione dell’UE.

Oltre alle autorità locali/regionali titolari della sfida climatica, il consorzio può includere altri tipi di partner, come organizzazioni di ricerca private o pubbliche e imprese, per garantire che tutte le capacità necessarie siano disponibili per sviluppare e attuare azioni reali.

Contributo finanziario:

La Commissione stima che un contributo dell’UE compreso tra i 12 e i 20 milioni di EUR consentirebbe di affrontare questi risultati in maniera 

adeguatamente. Tuttavia, ciò non preclude la presentazione e la 

selezione di una proposta che richieda importi diversi.

Budget indicativo Il budget totale indicativo per il tema è di 88,20 milioni di euro.

Tipo di azione Azioni di innovazione

Scadenza:

27 settembre 2022 17:00:00 ora di Bruxelles

Ulteriori informazioni:

wp-12-missions_horizon-2021-2022_en.pdf (europa.eu)

pag 63

Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.

 

 

 

 

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