Titolo:
Avviso pubblico a favore dei Comuni per il finanziamento di progetti di riutilizzo di beni confiscati e supporto alla gestione.
Con il presente Avviso Pubblico, sono finanziati progetti di sviluppo territoriale anche al fine dipromuoverel’innovazionesociale,attraversoun’attivitàdiconsultazione/co-progettazione
Si andranno a sostenere progettazioni su beni immobili confiscati non assegnati al momento della pubblicazione di questo Avviso sul Burc, che prevedano contestualmente la ristrutturazione del bene immobile e le azioni di gestione dello stesso bene.
Gli interventi devono essere volti a soddisfare, mediante soluzioni innovative, i fabbisogni rilevati dalla comunità locale finalizzati all’inclusione sociale, all’occupazione, allo sviluppo locale, ai servizi di welfare (a mero titolo esemplificativo nei settori sociale, assistenza sanitaria, assistenza sociosanitaria, educazione, istruzione e formazione, tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico e ambiente, turismo sociale, formazione extrascolastica, agricoltura sociale, servizi strumentali alle imprese sociali, ecc).
Dotazione finanziaria
Le risorse finanziarie disponibili per il presente Avviso Pubblico ammontano complessivamente ad euro 1.800.000,00 di cui:
– euro 1.500.000,00 destinate ai Comuni per le azioni per le ristrutturazioni dei beni confiscati,
– euro 300.000,00 destinate, per il tramite dei Comuni, ai soggetti del Terzo settore assegnatari, attraverso procedura pubblica, dei beni confiscati.
Beneficiari
Possono presentare proposte progettuali i Comuni della Regione Campania, al cui patrimonio indisponibile sono stati trasferiti beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, da destinare ai soggetti individuati ai sensi dell’art. 48 comma 3 lettera c) e d) del D. Lgs 159/2011.
Ogni soggetto proponente può presentare una sola proposta progettuale anche riguardante più beni confiscati.
Attività di consultazione/co-progettazione e selezione del soggetto gestore
Il presente Avviso richiede una progettazione definita in almeno tre fasi:
I FASE, ATTIVITÀ DI CONSULTAZIONE/COPROGETTAZIONE:
I Comuni per individuare le iniziative da realizzarsi avvieranno percorsi di consultazione/ co-progettazione.
Tali percorsi, che devono essere definiti attraverso un procedimento aperto alle comunità territoriali e ai soggetti interessati, dovranno avere una durata di almeno due mesi, prevedendo diverse fasi e modalità di incontro, dibattito, presentazione di proposte e discussione delle stesse, di cui dovrà essere prodotta e allegata alla domanda di partecipazione specifica documentazione attestante strutturazione e realizzazione della fase di consultazione / co-progettazione (oggetto di valutazione secondo i criteri indicati nel successivo art. 11 di questo Avviso).
II FASE: SELEZIONE DEL SOGGETTO GESTORE
La fase di consultazione/co-progettazione dovrà essere conclusa con l’avvio di una procedura pubblica volta all’assegnazione del bene, per almeno 10 anni, a uno degli Enti individuati dall’art. 48 comma 3 lettera c) e d) del D. Lgs. 159/2011 in possesso dei seguenti requisiti di ordine generale:
– Iscrizione negli appositi albi o registri prescritti da disposizioni di legge;
– Previsione espressa, nell’atto costitutivo o nello statuto, dello svolgimento di attività e servizi in area sociale coerenti con quelli oggetto della domanda di partecipazione;
– Inesistenza delle cause di esclusione dalla partecipazione a procedure di evidenza pubblica previste dal Titolo IV Capo II del D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 e di qualsivoglia causa di impedimento a stipulare contratti con la Pubblica Amministrazione;
Inoltre, il soggetto assegnatario dovrà essere in possesso dei requisiti per accedere ad un contributo da concedere ai sensi e nei limiti del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, aiuti “de minimis”.
La procedura di selezione dovrà essere già ultimata al momento della presentazione della domanda di partecipazione al presente Avviso e, nel caso di ammissione a finanziamento alla presente iniziativa, l’assegnazione del bene dovrà essere perfezionata mediante sottoscrizione dell’atto di concessione (della durata almeno decennale) tra l’ente pubblico e il soggetto assegnatario entro trenta giorni dalla sottoscrizione della convenzione tra la Regione Campania e l’ente ammesso a finanziamento di cui al successivo art. 12 dell’Avviso.
I soggetti assegnatari possono o meno aver partecipato al processo di consultazione / co-progettazione.
III FASE: REDAZIONE PROGETTAZIONE ESECUTIVA
Contestualmente o a seguito della seconda fase dovrà essere predisposta la progettazione esecutiva dell’intervento di ristrutturazione edilizia, da adottare ai sensi del D. Lgs n. 36/2023.
Proposte progettuali ammissibili
Le proposte progettuali per essere ammissibili devono dettagliare entrambe le seguenti azioni:
– Interventi di manutenzione ordinaria/straordinaria, ristrutturazione edilizia di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata nel territorio regionale (da realizzarsi a cura del soggetto proponente) che rendano funzionale l’immobile alla realizzazione della proposta progettuale nata dai percorsi di consultazione pubblica/co-progettazione;
– Gestione del bene confiscato da parte di uno dei soggetti individuati secondo quanto indicato all’art. 5 dell’Avviso, attraverso interventi che soddisfino, mediante soluzioni innovative, i fabbisogni rilevati dalla comunità locale finalizzati all’inclusione sociale, all’occupazione, allo sviluppo locale, ai servizi di welfare (a mero titolo esemplificativo: nei settori sociale, assistenza sanitaria, assistenza sociosanitaria, educazione, istruzione e formazione, tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico e ambiente, turismo sociale, formazione extrascolastica, agricoltura sociale, servizi strumentali alle imprese sociali, ecc.).
La proposta progettuale deve prevedere almeno un intervento volto alla sostenibilità ambientale e/o alla transizione ecologica.
Saranno escluse le proposte progettuali:
– Che non prevedano tutte le tre fasi, e quindi che:
– Non derivino da un’attività di consultazione / co-progettazione della durata di almeno due mesi;
– Per le quali non sia stato redatto e approvato il progetto esecutivo come disciplinato dal D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36;
– Per le quali il soggetto gestore non sia stato individuato mediante apposita procedura di evidenza pubblica con previsione di assegnazione del bene per almeno 10 anni;
– Per le quali il soggetto gestore non sia in possesso dei requisiti indicati all’art. 5;
– Per le quali i beni confiscati oggetto dell’intervento risultino già assegnati al momento della pubblicazione di questo Avviso sul Burc.
– Afferenti beni per i quali non è stata effettuata la pubblicazione sul proprio sito istituzionale (art. 4 comma 1 lettera a) L.R. 7/2012) nell’elenco previsto dell’art. 48 comma 3 decreto legislativo 159/2011.
Importo finanziabile
Il contributo massimo per ciascuna proposta progettuale è di euro 360.000,00, di cui:
– Max euro 300.000,00 per gli interventi da realizzarsi per la ristrutturazione e l’arredo;
– Max euro 60.000,00 per supportare le attività di gestione del bene.
Il contributo totale sarà erogato al Comune, unico interlocutore per i rapporti con le Regione, con la specifica ripartizione della quota per le ristrutturazioni e della quota per la gestione. Il Comune disciplinerà con apposito atto convenzionale con il soggetto assegnatario le modalità di erogazione del contributo per le attività di gestione previste.
I soggetti proponenti e i soggetti gestori selezionati possono partecipare al finanziamento dei progetti con risorse proprie. La partecipazione finanziaria dei soggetti proponenti o dei soggetti gestori non fa comunque acquisire specifico punteggio, ma rientra nella più complessiva valutazione delle proposte progettuali.
Spese ammissibili
Con riferimento all’attività di ristrutturazione sono ammissibili a contributo le spese effettuate a partire dalla data di pubblicazione sul BURC del presente Avviso, finalizzate alla realizzazione delle proposte progettuali e relative alle seguenti voci di costo:
– Spese sostenute per le attività di co-progettazione nel limite massimo del 5% del finanziamento;
– Lavori a misura, a corpo, in economia;
– Forniture;
– Imprevisti nel limite di 5% di b);
– Allacciamento ai pubblici servizi;
– Le spese generali, ivi incluse le spese di progettazione esecutiva dell’intervento, direzione lavori e coordinamento sicurezza e tutte le altre spese tecniche nella misura non superiore al 12% di a) + b);
– Arredi;
– IVA ed eventuali altre imposte e contributi dovute per legge.
– Modalità di presentazione della domanda: Consultare l’Art 9 dell’Avviso
Scadenza: 30 maggio 2024
Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.
Servizio offerto da Mario Furore, deputato al Parlamento europeo, membro non iscritto.
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Le opinioni espresse sono di responsabilità esclusiva dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente la posizione ufficiale del Parlamento europeo.
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