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Avviso Tecnonidi – Aiuti alle piccole imprese innovative.

Titolo:

Avviso Tecnonidi – Aiuti alle piccole imprese innovative.

Obiettivi

Sostegno a piccole imprese innovative che, costituendo un’unità operativa nel territorio della Regione Puglia, intendono avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico.

Requisiti dei soggetti beneficiari e localizzazione

– La Misura è destinata alle piccole imprese che, nel territorio della Regione Puglia, intendono avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico in una delle aree di innovazione e delle “tecnologie chiave” abilitanti indicate nel successivo art. 3 (Campo di applicazione – settori ammissibili) dell’Avviso. Il contenuto innovativo della proposta progettuale, sarà oggetto della verifica affidata ad un esperto indipendente, anche in ordine al livello di maturazione tecnologica conseguibile secondo la metrica riconosciuta in ambito europeo, ove sia valutata la possibilità di raggiungere il livello TRL 9 definita dalla Decisione della Commissione C (2017)7124.

– Il progetto di investimento deve avere per oggetto la valorizzazione economica di nuove soluzioni produttive/di servizi risultanti da conoscenze acquisite dai soci ovvero da attività di ricerca e sviluppo svolte nell’ambito del sistema della ricerca pubblica e privata. La dimostrazione della valorizzazione economica dovrà essere illustrata mediante la presentazione della domanda preliminare, corredata da tutti i documenti di cui al successivo art. 6 dell’Avviso.

– Il piano imprenditoriale formulato per la richiesta di agevolazioni dovrà garantire la realizzazione di investimenti in attivi materiali ed immateriali per un importo minimo pari ad euro 25.000,00. L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 50.000,00 e 350.000,00 euro, di cui massimo 250.000,00 euro destinati ai costi di investimento e massimo 100.000,00 euro destinati ai costi di funzionamento.

Le imprese proponenti, alla data di presentazione della domanda preliminare, devono:

– Non essere quotate;

– Non essere iscritte da più di cinque anni al registro delle imprese;

– Non aver distribuito utili;

– Non aver acquisito un’altra impresa o non essere costituita mediante concentrazione, a meno che il fatturato dell’impresa acquisita non rappresenti meno del 10 % del fatturato dell’impresa ammissibile nell’esercizio precedente l’acquisizione o il fatturato dell’impresa costituita mediante concentrazione non sia superiore di più del 10 % al fatturato combinato realizzato dalle imprese partecipanti alla concentrazione nell’esercizio precedente la concentrazione;

– Non aver rilevato l’attività di un’altra impresa, a meno che il fatturato dell’attività rilevata non rappresenti meno del 10 % del fatturato realizzato dall’impresa ammissibile nell’esercizio precedente l’acquisizione.

Rispettare i requisiti dimensionali di Piccola Impresa, così come classificate dalla Raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 e dall’Allegato I Regolamento (UE) n. 651/2014 e smi.;

– Essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria e sottoposte a procedure concorsuali;

– Non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;

– Operare nel rispetto delle vigenti norme edilizie ed urbanistiche, del lavoro, sulla prevenzione degli infortuni e sulla salvaguardia dell’ambiente, con particolare riferimento agli obblighi contributivi;

– Non essere state destinatarie, negli anni precedenti la data di presentazione della domanda di agevolazione di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte delle imprese;

– Aver restituito agevolazioni erogate per le quali è stata disposta dall’Organismo competente la restituzione;

– Non trovarsi in condizioni tali da risultare un’impresa in difficoltà così come definita dagli Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà;

– Non essere oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o non soddisfare le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori.

– Possono accedere alle agevolazioni le imprese proponenti, costituite nella forma della società di capitali e in possesso di tutti i requisiti di cui al precedente comma 3, che alla data di presentazione della domanda preliminare siano riconducibili ad una delle seguenti tipologie:

– Sono regolarmente costituite ed iscritte al registro delle Start-up innovative istituito ai sensi del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in Legge n. 221 del 18/12/2012 e s.m.i.;

– Hanno sostenuto costi di ricerca e sviluppo che rappresentino almeno il 10% del totale dei costi di esercizio in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto oppure, nel caso di una start-up senza dati finanziari precedenti, nella revisione contabile dell’esercizio finanziario in corso, come certificato da un revisore dei conti esterno, ovvero possono dimostrare attraverso una valutazione eseguita da un esperto esterno, che in un futuro prevedibile svilupperà prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell’arte nel settore interessato e che comportano un rischio di insuccesso tecnologico o industriale;

– Possono dimostrare di rientrare in una delle previsioni di cui alle lettere c) e d) del punto 80 (impresa innovativa) dell’art. 2 del Regolamento UE 651/2014 e smi.

Campo di applicazione settori ammissibili

Le iniziative proposte devono essere riconducibili ad una delle aree di innovazione individuate e di seguito riportate:

– Manifattura sostenibile

– Salute dell’uomo e dell’ambiente

– Comunità digitali, creative e inclusive

– Per ulteriori informazioni su quali attività si possono realizzare con l’aiuto della misura TecnoNidi, consultare l’art. 3 dell’Avviso.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le seguenti spese per investimenti:

– Macchinari, impianti di produzione e attrezzature varie,

– Arredi, nonché automezzi nei casi in cui gli stessi siano di tipo commerciale, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni;

– Opere edili e assimilate;

– Le spese in attivi immateriali legate ad investimenti in software, trasferimento di tecnologie mediante acquisizione di licenze di sfruttamento o di conoscenze tecniche brevettate o non brevettate.

Sono ammissibili i seguenti costi di funzionamento:

– Personale dipendente altamente qualificato, con vincolo di subordinazione;

– Locazione di immobili;

– Utenze;

– Polizze assicurative;

– Canoni ed abbonamenti per l’accesso a banche dati, per servizi software, servizi “cloud”, servizi informativi, housing, registrazione di domini Internet, servizi di posizionamento sui motori di ricerca, acquisto di spazi per campagne di Web Marketing, Keywords Advertising, Social, Brand Awareness e Reputation;

– Servizi di personalizzazione di siti Internet;

– Servizi di consulenza in materia di innovazione;

– Servizi di sostegno all’innovazione;

– Servizi di consulenza finalizzati all’adozione ex novo di un sistema di gestione ambientale, di certificazione di prodotto, di gestione della responsabilità sociale di impresa e di rendicontazione etico-sociale, rispondenti a standard internazionali;

– Locazione e allestimento dello stand in occasione della partecipazione ad una fiera specializzata.

Come presentare domanda di agevolazione

L’istanza di accesso alle agevolazioni è redatta e inviata unicamente in via telematica attraverso la procedura online disponibile sul portale alla sezione “TecnoNidi”.

– Per ulteriori informazioni su modalità di presentazione delle domande preliminari, consultare l’art. 6 dell’Avviso.

Scadenza: Sino ad esaurimento delle risorse

Bando

Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.

 

 

 

 

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