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Contratto Istituzionale di Sviluppo “Acqua bene comune”

Titolo:

Contratto Istituzionale di Sviluppo “Acqua bene comune”

Ente finanziatore:

Commissione europea 

PNRR

Ministrero per il Sud 

Obiettivi ed impatto attesi:

Il CIS, ovvero lo strumento per l’attuazione rafforzata degli interventi per le politiche di sviluppo e coesione, è attivato dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, che ne presiede anche il Tavolo Istituzionale Permanente (TIP), organismo di governo del CIS. 

Il Ministro si avvale del Dipartimento per le Politiche di Coesione e dell’Agenzia per la Coesione Territoriale che assicurano vigilanza, controllo e monitoraggio, mentre Invitalia riveste il ruolo di soggetto attuatore; è previsto inoltre un Responsabile Unico del Contratto (RUC) con funzioni di impulso e coordinamento delle attività. Tutti gli interventi saranno monitorati secondo quanto previsto dalla normativa vigente, con le procedure richieste dalle fonti finanziarie che sostengono il CIS. 

–  Captazione e Accumulo – Interventi di potenziamento (nuovi invasi e manutenzione straordinaria di quelli esistenti) al fine di aumentare la capacità di accumulo e stoccaggio della risorsa idrica.

– Potabilizzazione – Trattamento delle acque per renderle utilizzabili per usi civili e industriali. Dissalatori per rendere l’acqua marina utilizzabile per fini civili, industriali, agricoli.

– Trasporto e Distribuzione – Interventi di potenziamento, manutenzione straordinaria e sostituzione degli schemi idrici e delle reti idriche urbane con l’obiettivo di migliorare il servizio e ridurre le perdite di rete.

– Fognatura – Interventi di estensione o ammodernamento delle reti fognanti.

– Depurazione – Costruzione e potenziamento di impianti di trattamento dei reflui.

– Riutilizzo e restituzione all’ambiente – Interventi per un corretto uso, improntati al risparmio, riutilizzo, gestione e restituzione al territorio e alla collettività delle acque.

– Monitoraggio – Implementazione, anche attraverso l’acquisto di apposita strumentazione, di reti di monitoraggio delle infrastrutture idriche e degli acquiferi e delle sorgenti, al fine di incrementare la conoscenza del sistema idrogeologico e definire sistemi di controllo ed early warning dello stato quantitativo dei corpi idrici; “interventi attivi” di controllo e monitoraggio costante dei deflussi minimi vitali, anche attraverso l’impiego di piattaforme cloud GIS-centriche.

Criteri di eleggibilità:

Fra le Autorità competenti, che sottoscrivono il CIS e che possono presentare proposte progettuali, vi sono le Amministrazioni Centrali, le Regioni e Province Autonome, l’ISPRA, il CREA, gli EGATO, i Gestori del Servio Idrico Integrato, le Autorità di distretto idrografico, i Consorzi di bonifica, il Commissario Unico di Governo per le procedure di infrazione, i Commissari ZES, gli Enti Locali.

Le proposte saranno esaminate dall’Agenzia e da Invitalia tenendo conto dei seguenti criteri di eleggibilità:

– coerenza con la pianificazione di settore;

– cantierabilità, da intendersi come tempi stimati per l’effettivo avvio dei lavori;

– strategicità degli interventi, mediante la valutazione di indicatori di risultato relativi, ad esempio, alla gestione delle crisi in caso di scarsità di risorsa idrica, alla riduzione del “water divide”, agli interventi che utilizzano tecnologie innovative e a basso impatto ambientale;

– significatività economica dell’intervento nel senso che ciascun progetto non potrà avere importo inferiore al milione di euro.

Contributo finanziario:

Ciascun progetto non potrà avere importo inferiore al milione di euro.

Nel rispetto del principio di addizionalità del Fondo Sviluppo e coesione – FSC, che prevede che le risorse del Fondo non possano essere sostitutive di spese ordinarie del bilancio dello Stato e degli enti decentrati (in coerenza con l’analogo criterio dell’addizionalità previsto per i Fondi strutturali dell’Unione Europea), i progetti da candidare non devono avere già assegnata alcuna copertura finanziaria pubblica dei Fondi per la coesione. E’ evidente che se dovessero essere finanziati dal CIS, non potranno essere inseriti nella programmazione 21-27 a meno che non si proceda per lotti funzionali assegnando ciascun lotto comunque ad un’unica fonte finanziaria. Ogni intervento (progetto unitario o lotto funzionale) dovrà essere dotato infatti di un CUP cui sarà assegnata un’unica fonte finanziaria

Scadenza:

Il termine per la consegna delle schede progetto debitamente compilate, è fissato al 15 settembre 2022 e dovranno essere inviate via posta elettronica certificata oppure firmate digitalmente al seguente indirizzo mail cisacqua@invitalia.it

Ulteriori informazioni:

CIS ACQUA BENE COMUNE. Contratto Istituzionale di Sviluppo (agenziacoesione.gov.it)

Per scaricare questo bando, in formato pdf, clicca qui.

 

 

 

 

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