Il Fondo asilo, migrazione ed integrazione, ovvero l’AMIF, tocca, in sede di programmazione europea, un tema quanto mai attuale.
L’Unione Europea avverte, oggi più che mai, l’esigenza di coordinare e di rendere chiara e coerente la propria politica in materia di migrazione. Solo così, infatti, può crescere la fiducia nella capacità, da parte dell’Unione, di convogliare gli sforzi nazionali nella gestione delle tante problematiche legate alla questione migratoria. Tutto questo, oltretutto, è già esplicitato nell’agenda europea sulla migrazione del 13 maggio 2015.
Gli stati membri dell’Unione avvertono l’esigenza di sostenere forti sistemi di accoglienza, di asilo, di integrazione e, già da tempo, hanno la necessità di prevenire e gestire le situazioni di pressione del flusso migratorio, contrastando l’irregolarità.
Ecco perché gli obiettivi specifici del programma sono:
- rafforzare e sviluppare gli aspetti del sistema europeo comune di asilo.
- rafforzare e sviluppare la migrazione legale negli Stati membri e l’effettiva integrazione ed inclusione sociale dei cittadini di paesi terzi.
- contrastare la migrazione irregolare migliorando gli strumenti di rimpatrio e della riammissione, rendendoli efficaci, sicuri e dignitosi
- rafforzare la solidarietà e la condivisione delle responsabilità tra gli Stati membri
L’attuazione delle azioni supportate dal fondo includono dei partenariati che possono coinvolgere autorità regionali, locali o cittadine e, ovviamente, le organizzazioni non governative. Senza dimenticare le istituzioni nazionali che operano, ad esempio, nel settore dei diritti umani o delle pari opportunità.
Per l’AMIF, la dotazione finanziaria ammonta a quasi dieci miliardi ed è così suddivisa:
– 6 miliardi e 270 milioni per finanziare i programmi degli Stati membri
– 3 miliardi e 612 milioni sono invece stanziati per il cosiddetto strumento tematico.
Cos’è? Di che si tratta?
È una sorta di “sottoprogramma” che garantirà una pubblicità tempestiva alle azioni e collaborerà con partner pubblici e privati. A volte, servirà per finanziare il supporto di esperti interpellati per fornire pareri e consigli su argomenti specifici.
In tutti i casi, il sostegno fornito dal fondo ha la funzione di integrare l’intervento nazionale, regionale e locale e apporta il valore aggiunto dell’Unione sulla strada del conseguimento degli obiettivi.
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